EDITORIALE

UN BUON MOMENTO PER L’UFOLOGIA ITALIANA 

E’ il 24 maggio e  stiamo inoltrando il presente testo per questo Editoriale al fine di consentire nei tempi dovuti e improcrastinabili la dovuta chiusura e l’avvio alle stampe del numero che state per  leggere. Solo ieri, 23 maggio, si è concluso anche con la nostra partecipazione il 12° Convegno nazionale di Tarquinia, che ha incoronato con questa manifestazione caratterizzata da un successo senza precedenti la cittadina laziale in cui dal 1999 l’iniziativa del Coordinatore Nazionale  Alessandro Sacripanti ha raccolto in un clima di serenità, ospitalità e dialogo gli operatori ufologici del nostro Paese. Quelli del Centro Ufologico Nazionale in primis com’è giusto, certo, dato che il convegno era ed è un evento del CUN; ma anche tutti coloro che, all’esterno del Centro, avessero da esprimere qualcosa in positivo sul tema. E quest’anno l’insostituibile Alessandro, sempre prodigo nel suo ruolo di organizzatore a rilasciare attestati di partecipazione e targhe ricordo, ha visto gli Amministratori di Tarquinia consegnargli platealmente un ambito riconoscimento per il merito indiscutibile di avere, con questa iniziativa ormai dodecennale, illustrato il nome della sua città in Italia e nel mondo. Qualcosa che lo onora e ci onora, perché conferma in via definitiva che dopo quello di San Marino, evento che gestiamo da 18 anni a livello internazionale, in Italia c’è quello di Tarquinia, ormai trasformata nel “salotto buono” dell’ufologia nazionale e non solo. Ambito e fucina di iniziative costruttive importanti e coinvolgenti. Non è un caso che, nelle elezioni del Consiglio Direttivo appena conclusesi, Alessandro abbia significativamente registrato il massimo dei consensi con chi scrive.

Del Convegno di Tarquinia parleremo com’è giusto nei dettagli nel prossimo numero. E sempre nel prossimo numero parleremo anche della nostra (non certo agevole a causa delle distanze ma ugualmente riuscita) partecipazione al contemporaneo X Meeting ufologico svoltosi a S. Maria Maddalena (Rovigo) a cura di un organismo locale ed autonomo come l’USAC, che ci ha invitati a relazionare in un positivo clima di unità di intenti. Un fatto che ci è di spunto per chiarire un punto importante.

Oggi in Italia è un momento positivo per il tema ufologico. In primo luogo per il CUN, capofila riconosciuto e indiscusso del necessario processo di valorizzazione dell’ufologia, che è sempre più presente e autorevolmente impegnato: dal contesto internazionale al Simposio di San Marino, dallo scenario italiano generale e locale al Vaticano, dai suoi rapporti con le Autorità politiche, militari e scientifiche a quelli con i Media. Ma anche per tutti coloro che seriamente trattino la materia e dunque, conseguentemente, abbiano scelto di affiancare variamente il Centro Ufologico Nazionale in tale impegno teso a ottenere crescenti riconoscimenti al lavoro dei più seri studiosi e operatori del nostro Paese in tale ambito.

Come pure per quanto riguarda quelle degli scettici di professione alla CICAP ormai sempre più isolate, le voci pretestuose di chi non manifestava e non manifestasse adesione all’attività trainante della “Locomotiva CUN” sono sempre più flebili, perché quel che conta, oggi, è evidentemente stabilire e far vedere senza ambiguità “da quale parte si sta”. E in ufologia non si può che stare con l’autorevolezza, la misura, l’intelligenza, la professionalità e lo spirito di servizio che caratterizzano il CUN da 45 anni e di cui oggi raccogliamo i frutti; e non certo con chi imbonisce la gente e la strumentalizza per finalità varie di tornaconto personale seminando menzogne e zizzania. Che si tratti di mercificare biecamente la realtà ufologica vendendo fumo per trarne vantaggi economici ovvero quella di usarla più sottilmente per ottenere consensi alla propria immagine egotica di ordine  psicologico, spirituale o ideologico con ingannevoli prospettive legate a fenomenologie proprie di contesti fideistico-spirituali, contattistici o di abductions. I guru fasulli che si dicono in grado di spiegare tutto con loro stessi al centro della realtà – e che a dispetto del fatto che talvolta si ridicolizzino da soli per il mondo marginale degli illusi ci saranno sempre – registrano a causa nostra un calo di consensi palese e immancabile. E noi siamo e resteremo i loro boia implacabili, a tutela di un pubblico che non può e non deve essere ingannato.

Vorremmo chiarire che quanto sopra non sta a significare che “chi non è con noi è contro di noi”; ma semplicemente che chi non è con noi non è. E che, applicando il criterio che “l’unione fa la forza”, conviene comunque far convergere interessi comuni.

Di conseguenza, per il bene dell’ufologia e di tutti coloro cui tutto ciò sta a cuore noi andiamo avanti, sempre più e sempre meglio. Fatevi sentire a noi vicini.

Prossimamente ci vedrete sulle mittenti Mediaset, da Canale Cinque a Retequattro…

Questo numero di giugno contiene contributi di notevole interesse. Dalla “cover story” sul supposto summit della Base USAF di Edwards del 1954 ad una presentazione del nostro recente incontro pubblico in Vaticano; dalla terza parte dello studio di Federico Castelli sulle “Vrilerinnen” naziste alla seconda parte del lavoro di Matteo Agosti sulle “stranezze” riscontrabili nelle immagini NASA della superficie di Marte; dall’excursus di Giuseppe Colaminè sul tema degli UFO in rapporto al 2012 all’indagine retrospettiva di Paolo Guizzardi sull’”incontro ravvicinato” sull’Inghilterra da parte del volo Alitalia AZ284; dal “dossier” di Moreno Tambellini sulla questione delle armi e dell’equipaggiamento degli alieni al punto di Alessandro Sacripanti sulla casistica ufologica laziale del 2009. Poi la solita pioggia di News dall’Italia e dal mondo e le consuete rubriche.

Buona lettura!

 

Roberto Pinotti


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